IL FALSO BIO ITALIANO DI COSMESI E DETERGENTI (E ANCHE ALIMENTI)
Sul falso bio in Italia c’è ancora (volutamente) scarsa informazione; nel mio piccolo cerco di farne da quasi 20 anni, da quando nel 1996, ridotta in fin di vita da errate cure farmacologiche chimiche, ho abbandonato la medicina ufficiale e farmacologia chimica iniziando il mio percorso di studi e cure di medicine e rimedi naturali, provando su di me quasi tutti i rimedi e discipline non convenzionali-naturali-olistiche, riuscendo nell’arco di 2 anni a guarire completamente da gravi patologie considerate per la medicina ufficiale incurabili, o ‘curabili’ a vita peraltro con gli stessi farmaci chimici che me le avevano scatenate, intossicando pesantemente il mio organismo, rendendolo ipersensibile e allergico a qualsiasi sostanza chimica-sintetica e pertanto, riscontrando che la maggior parte dei prodotti di cosmesi e detergenti che anche io stessa acquistavo presso fiere, punti vendita e supermercati biologici, pur presentati e venduti come ‘naturali e biologici’, rilevavo dalle INCI (elenco ingredienti) che in realtà contenevano additivi chimici tossici e allergenici che mi causavano reazioni avverse organiche e cutanee, anche per questo motivo decisi di studiare la materia e di iniziare a fare informazione al riguardo
Linea Aloe vera Naturelle – Ideazione e realizzazione di Lucilla Sperati 2002 Più avanti nel 2002, grazie ad un’azienda che mi commissionò uno studio di mercato sui benefici dell’aloe vera e che decise di investire in questo settore, di ideare e produrre una linea di prodotti di cosmesi e detergenti a base di aloe vera completamente naturale, senza additivi chimici tossici per la salute e ambiente e iniziai quindi a lavorare nel settore dei prodotti di cosmesi, detergenti e dietetici naturali-biologici, divenendo poi consulente di produzione, marketing e commerciale per operatori, rendendomi conto personalmente di quanto marciume, truffa, incoerenza vi sia anche in questo campo, e purtroppo sempre in nome del ‘Dio denaro’ e del lucro, che non è più una prerogativa delle grandi aziende multinazionali farmacologiche chimiche ed alimentari, ma dilaga anche nel settore del biologico, forte del boom che ha avuto negli ultimi anni, divenendo sempre più persone allergiche a componenti chimiche immesse nei prodotti e anche per scelta ‘etica’ consapevole, per voler non solo tutelare la salute ma anche salvaguardare l’ambiente e la vita degli animali, ma anche il settore del biologico, soprattutto in Italia, è una trappola in cui occorre imparare a discernere, informandosi in modo corretto e imparando soprattutto a leggere le etichette dei prodotti. La linea Aloe vera Naturelle attualmente non è più in commercio, avendo dovuto sospenderne la produzione con la legge PIF EU che considero una truffa e che ha costretto molti piccoli produttori come me a cessare l’attività in quanto avevo realizzato quei 14 prodotti per tutelare la salute, pelle e corpo e non per guadagno (i miei margini erano molto bassi, poichè erano prodotti con estratti biologici di alta qualità con produzione limitata), in quanto impone nuove analisi e dossier molto costosi (ca. euro 1.200 a prodotto) che sono un non senso, in quanto chiunque produca un prodotto di cosmesi e detergente prima di immetterlo in commercio, deve fare le dovute analisi e così è stato fatto in origine con tutti i miei prodotti, ma l’UE le analisi originali non le ritiene valide, e questo fa capire come in realtà lo scopo fosse quello di far fuori i piccoli produttori per lasciare il mercato alle grandi aziende e multinazionali, oltre che far guadagnare i loro laboratori compiacenti per far effettuare le nuove analisi.
La massa purtroppo non sa che il 90% ca. dei prodotti di cosmesi e detergenti in commercio in Italia, anche spacciati per naturali e biologici non lo sono affatto (del falso biologico in Italia ne parlai in dettaglio un anno fa collaborando all’inchiesta di Report e sulle pagine che mi sono state cancellate), poichè la gente non sa che secondo la normativa in vigore in Italia basta che il 70% degli ingredienti siano naturali e bio per far sì che il prodotto sia certificato bio (se il 30% sono additivi e ingredienti chimici tossici per loro non ha importanza e anzi ritengo questa sia una legge ideata apposta per far sì che grazie all’ignoranza e disinformazione la gente compri prodotti certificati bio senza sapere che con tali prodotti si intossica e rovina la pelle, contribuisce ad inquinare il pianeta e anche finanziare il sistema delle multinazionali chimiche, senza contare che acconsentendo la legge in vigore l’utilizzo del 30% di ingredienti chimici insieme a ingredienti naturali bio in un prodotto di cosmesi e detergente che viene poi certificato bio vengono in tal modo rovinate anche le proprietà benefiche degli estratti realmente naturali presenti nel prodotto), e questo è uno dei motivi per cui non ho mai voluto per i miei prodotti, che sono totalmente naturali, le certificazioni bio, perchè non voglio uniformarmi a tutte quelle aziende e produttori-distributori-venditori che spacciano per naturali e bio prodotti che non lo sono, ma tali operatori continuano ad usare ingredienti chimici tossici per l’organismo e pelle (oltre che inquinanti e per i quali vengono fatti test su animali torturandoli fino alla morte) nei prodotti di cosmesi e detergenti perchè così il costo di produzione è più basso (gli estratti veri naturali-.bio costano anche 100 volte di più, ad es una crema viso su base chimica ha un costo di estratti di ca 20 cent, una crema con estratti naturali-bio costa min 2-3 euro) e consente margini di guadagni più alti. E questo avviene naturalmente anche nel settore alimentare in cui il falso bio certificato abbonda. La gente informata che sa leggere le INCI dei prodotti è in grado di discernere se un prodotto è veramente naturale o no, e i veri intenditori e cultori del prodotto naturale e biologico non si fanno influenzare nè convincere ad acquistare un prodotto grazie alle certificazioni poichè le certificazioni bio non sono affatto una garanzia soprattutto in Italia, ma grazie alla disinformazione, in Italia maggiore che altrove, la massa rimane ignorante anche in questa materia.
il 90% dei prodotti di cosmesi e detergenti in commercio in Italia, anche spacciati per naturali e biologici non lo sono affatto (del falso biologico in Italia ne parlai in dettaglio un anno fa collaborando all’inchiesta di Report e sulle pagine che mi sono state cancellate), poichè la gente non sa che secondo la normativa in vigore in Italia basta che il 70% degli ingredienti siano naturali e bio per far sì che il prodotto sia certificato bio (se il 30% sono additivi e ingredienti chimici tossici per loro non ha importanza e anzi ritengo questa sia una legge ideata apposta per far sì che grazie all’ignoranza e disinformazione la gente compri prodotti certificati bio senza sapere che con tali prodotti si intossica e rovina la pelle, contribuisce ad inquinare il pianeta e anche finanziare il sistema delle multinazionali chimiche, senza contare che acconsentendo la legge il 30% di ingredienti chimici nel bio vengono in tal modo rovinate anche le proprietà benefiche degli estratti realmente naturali presenti nel prodotto), e questo è uno dei motivi per cui non ho mai voluto per i miei prodotti, che sono totalmente naturali, le certificazioni bio, perchè non voglio uniformarmi a tutte quelle aziende e produttori-distributori-venditori che spacciano per naturali e bio prodotti che non lo sono, ma tali operatori continuano ad usare ingredienti chimici tossici per l’organismo e pelle (oltre che inquinanti e per i quali vengono fatti test su animali torturandoli fino alla morte) nei prodotti di cosmesi e detergenti perchè così il costo di produzione è più basso (gli estratti veri naturali-.bio costano anche 100 volte di più, ad es una crema viso su base chimica ha un costo di estratti di ca 20 cent, una crema con estratti naturali-bio costa min 2-3 euro) e consente margini di guadagni più alti.
E questo avviene naturalmente anche nel settore alimentare in cui il falso bio certificato abbonda. La gente informata che sa leggere le INCI dei prodotti è in grado di discernere se un prodotto è veramente naturale o no, e i veri intenditori e cultori del prodotto naturale e biologico non si fanno influenzare nè convincere ad acquistare un prodotto grazie alle certificazioni poichè le certificazioni bio non sono affatto una garanzia soprattutto in Italia, ma grazie alla disinformazione, in Italia maggiore che altrove, la massa rimane ignorante anche in questa materia. Lavorando da 20 anni in questo settore del naturale e biologico come consulente di produzione e commerciale, ho potuto constatare tutto il marciume, truffa, ipocrisia e incoerenza che vi è dietro e se fossimo in Germania dove ad esempio le regole sul bio e certificazioni sono molto rigide (e vi sono frequenti controlli anche a sorpresa, che in Italia non vengono fatti), sicuramente buona parte dei prodotti venduti in Italia sarebbero ritirati dal commercio (e le aziende sanzionate) Ma l’ipocrisia e incoerenza è soprattutto nella gente che compra questi prodotti, tra l’altro per la maggior parte prodotti da grandi aziende e multinazionali che finanziano lo stesso sistema che ci schiavizza e di cui la gente si lamenta e parliamo anche di pseudo vegetariani-vegani, fruttariani etc. che predicano ‘eticamente’ il rispetto per la vita degli animali e dell’ambiente oltre che farsi paladini della salute e poi comprano questi prodotti alimentando quindi sia l’inquinamento, sia la truffa, sia il danno per la salute e ambiente, e anche la vivisezione sugli animali che loro dicono di amare tanto.. Nel mio piccolo da 20 anni non compro più questi prodotti e non alimento più questo sistema, e per questo nel 2002 ho formulato e prodotto una linea di prodotti viso corpo e detergenti per donna uomo e bimbi – aloe vera Naturelle – completamente naturale senza additivi chimici tossici (anche perchè io stessa ne ero divenuta allergica 20 anni fa), inquinanti e senza fare test su animali cercando di rispettare non solo la salute e l’ambiente ma anche la vita degli animali in coerenza, così come in coerenza non chiederò mai le certificazioni biologiche, soprattutto italiane. Lucilla Sperati – Naturalia Milano
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VELENI SULLA PELLE – ADDITIVI CHIMICI TOSSICI E ALLERGIZZANTI CONTENUTI IN PRODOTTI DI COSMESI E DETERGENTI -di Lucilla Sperati
26 febbraio 2013 alle ore 17:50
Questo è un elenco di alcuni degli additivi chimici più tossici per l’organismo e allergizzanti (con i relativi effetti collaterali), oltre che inquinanti per l’ambiente, comunemente utilizzati per la produzione di cosmetici e detergenti, anche per quelli purtroppo spacciati per ‘naturali’ …
Lavorando in questo settore dal 1997 ed avendo maturato un’esperienza diretta dal 2002 come piccolo produttore di prodotti di cosmesi e detergenti naturali senza additivi chimici, posso confermare che il 90% dei prodotti cosmetici e detergenti in commercio di grandi aziende e multinazionali, venduti anche in erboristeria e spacciati per ‘naturali’, specialmente in Italia, (un mercato quasi del tutto privo di controlli) in realtà non lo sono e contengono additivi chimici tossici per la pelle e organismo (e per questo vengono praticati tests su animali) e inquinanti per l’ambiente; da petrolati e tensioattivi e acrilati quali PEG, Paraben, DEA, EDTA, Paraffin, Dimethicone, Propilen Glycole, Sodium lauryl sulfate (lo schiumogeno), coloranti e profumazioni sintetiche, questi sono solo alcuni dei più tossici..tutti ingredienti che provocano allergie, pruriti, eczemi, dermatiti, asma, rinosinusite e che, penetrando nel microcirolo e sistema linfatico, vanno poi a lungo termine a causare danni organici e patologie ben più gravi.
La logica purtroppo è sempre quella del business e Dio denaro perchè produrre una crema con componenti chimiche costa 20 cent (e viene venduta poi anche a 20-30 euro se di marca, poichè il consumatore è ignaro del fatto che a lui vengono addebitati anche i costi del packaging, che peraltro poi viene buttato via, dei fantomatici test dermatologici, di costose brochure, della pubblicità e persino del testimonial), mentre produrre la stessa crema con estratti naturali e biologici di alta qualità costa anche 4 euro, e specie le grandi aziende e multinazionali poi ci devono far rientrare anche i costi del packaging di lusso, testimonial, pubblicità e persino i ‘premi’ (chiamiamoli così!) che danno a medici, farmacisti e distributori per ‘spingere’ la vendita del loro prodotto…il tutto alla fine lo paga sempre il consumatore inconsapevole e in più si rovina anche la salute! Predilegete quindi i prodotti naturali-biologici di piccole aziende artigianali, che non solo non fanno test su animali dei prodotti e ingredienti torturandoli fino alla morte, ma utilizzano estratti naturali salutari e non inquinanti! IN QUESTO MODO OLTRE A PRESERVARE LA VOSTRA SALUTE E L’AMBIENTE, CONTRIBUIRETE ANCHE A CAMBIARE QUESTO SISTEMA ECONOMICO CHE FA ARRICCHIRE SEMPRE PIU’ GRANDI AZIENDE E MULTINAZIONALI CHE FINANZIANO LO STESSO SISTEMA SCHIAVISTA DI CUI LA GENTE SI LAMENTA E FA MORIRE NOI PICCOLI PRODUTTORI! Lucilla Sperati – Naturalia MI www.naturaliamilano.it
ELENCO INGREDIENTI ED ADDITIVI CHIMICI TOSSICI PER L’ORGANISMO:
La seguente è una lista degli ingredienti che sono stati indicati come dannosi alla salute, sono contenuti in molti prodotti per la cura della persona e della pelle. Anche in prodotti di marche molto costose. Il loro nome viene indicato senza traduzione, così come è scritto sulle etichette.
Alcohol (Isopropyl): come solvente e denaturante (una sostanza tossica che modifica le qualità naturali di un’altra sostanza), l’alcohol si trova nelle tinture leggere per capelli, creme per le mani, dopobarba, profumi e molti altri cosmetici. E’ una sostanza derivata del petrolio ed è usata anche come antigelo e come solvente. Secondo il dizionario degli ingredienti dei cosmetici, l’ingestione può causare emicrania, capogiri, depressionementale, nausea, vomito, narcosi e coma.
DEA (diethanolamine), MEA (monoethanolamine) e TEA (triethanolamine). DEA e MEA sono di solito elencate sulle etichette assieme al composto neutralizzato, così cerca nomi come Cocamide DEA o MEA, Lauramide DEA e così via. Sono composti chimici conosciuti per formare nitrati e nitrosamine (agenti causa-cancro). Sono usate quasi sempre in prodotti che fanno schiuma, inclusi bagnoschiuma, shampoo, saponi, ecc. Applicazioni ripetute di prodotti a base DEA hanno provocato una maggiore incidenza dei tumori al fegato e rene (Dott. Samuel Epstein, Univ. Illinois). All’università di Bologna dei tests hanno trovato che i TEA sono i sensibilizzatori usati più frequentemente nei cosmetici, gel, shampoo, creme, lozioni, ecc.
Coloranti: secondo il dizionario degli ingredienti dei cosmetici, “….molti coloranti provocano sensibilità e irritazioni alla pelle….. l’assorbimento di certi colori può provocare esaurimento di ossigeno nel corpo e morte.” Su una rivista: …i coloranti che sono usati nei cibi, medicinali e cosmetici, sono ottenuti dal catrame di carbone.” Ci sono molte controversie rispetto il loro uso, comunque studi sugli animali hanno dimostrato che sono quasi tutti agenti cancerogeni.
Profumi: molti deodoranti, shampoo, creme solari, creme per la pelle e il corpo, prodotti per bambini contengono profumi. Molti dei componenti dei profumi sono cancerogeni o altrimenti tossici. La voce profumi in un’etichetta può indicare la presenza fino a 4000 diverse sostanze. Quasi tutte sono sintetiche. I sintomi riportati sono: emicrania, capogiri, eruzioni cutanee, scolorimento della pelle, tosse violenta e vomito e reazioni allergiche della pelle. Osservazioni cliniche hanno dimostrato che l’esposizione a certe fragranze può avere effetti sul sistema nervoso centrale, causando depressione, iperattività, irritabilità e altri cambiamenti del comportamento.
Mineral oil: usato in molti prodotti per la cura personale, l’olio per bambini è 100% mineral oil, questo ingrediente riveste la pelle come una pellicola di plastica, disgregando la barriera naturale della pelle ed impedendo la sua capacità di respirare ed assorbire l’umidità e i nutrienti. Come maggior organo per l’ espulsione, è vitale che la pelle sia libera di liberare le tossine. Ma l’olio minerale impedisce questo processo, permettendo alle tossine di accumularsi, così da provocare acne e altre malattie. Rallentando le funzioni della pelle e il normale sviluppo delle cellule, si ottiene un suo prematuro invecchiamento.
Polyethylene Glycol (PEG): è usato negli smacchiatori per sciogliere olio e grasso. Un numero dopo PEG indica il suo peso molecolare, che influenza le sue caratteristiche. Vista la sua efficacia, è utilizzato nei pulitori caustici (spray) per forno, così come lo troviamo in molti prodotti per la cura personale. Non è solo potenzialmente cancerogeno, ma contribuisce allo smantellamento della capacità della pelle di assorbire l’umidità e i nutrienti, lasciando il sistema immunitario vulnerabile.
Propylene Glycol (PG): come tensioattivo o agente imbibente e solvente, è in effetti l’ingrediente attivo negli antigelo. Non c’è differenza fra quello usato nell’industria e quello nei prodotti per la cura della persona. L’industria lo utilizza per scomporre le proteine e la struttura cellulare. Lo possiamo trovare in molti prodotti per make-up, per capelli, lozioni, dopobarba, deodoranti, colluttori, dentifrici ed è usato persino nell’industria alimentare. In quest’ultimo caso le avvertenze per l’uso del prodotto sono quelle di evitare il contatto con la pelle perchè il PG porta conseguenze tipo anormalità al cervello, al fegato e reni. Non si trovano avvertenze invece su prodotti come deodoranti, dove la concentrazione è maggiore che in molte applicazioni industriali.
Sodium Lauryl Sulfate (SLS) e Sodium Laureth Sulfate (SLES): usati come detergenti e tensioattivi, questi composti affini si trovano negli shampoo per auto, nei prodotti per pulire i pavimenti dei garages e negli sgrassatori dei motori, sia come ingredienti principali ampiamente usati nei cosmetici, dentifrici, balsamo per capelli, e in circa il 90% degli shampoo e prodotti che schiumano. Il Journal of the American College of Toxicology dichiara che il SLS danneggia la formazione degli occhi nei giovani, causando danni permanenti e irritazioni ed è legato alla formazione della cataratta. Altri ricercatori ne hanno messo in evidenza la pericolosità, dato che può danneggiare il sistema immunitario e, quando unito a altre sostanze chimiche, può essere trasformato in nitrosamine, una classe di potenti cancerogeni che provocano l’assorbimento da parte del corpo di nitrati, molto di più che mangiando alimenti da questi contaminati. E’ stato dichiarato uno dei più pericolosi fra tutti gli ingredienti dei prodotti per la cura della persona. Penetrando attraverso la pelle manterrà dei livelli residui nel cuore, fegato, polmoni e cervello.
Urea (Imidazolidinyl) e DMDM Hydantoin: sono due dei molti conservanti che rilasciano formaldeide. Secondo la Mayo Clinic, la formaldeide può irritare l’apparato respiratorio, causare reazioni alla pelle e innescare palpitazioni cardiache. Inoltre può causare dolori articolari, allergie, depressione, emicranie, dolori al petto, infezioni agli orecchi, fatica cronica, capogiri, perdita di sonno, asma, può aggravare la tosse e raffreddori. Altro possibile effetto della formaldeide è l’indebolimento del sistema immunitario e il cancro. Ingredienti che rilasciano formaldeide sono molto comuni in quasi tutte le marche di prodotti per la pelle, il corpo e i capelli, antitraspiranti e lacca per unghie.
Triclosan: l’ultima mania nell’arsenale delle sostanze chimiche antibatteriche, che troviamo nei detergenti, detersivi liquidi per piatti, saponi, deodoranti, cosmetici, lozioni, creme e persino dentifrici. E’ stato registrato come pesticida, assegnandogli un alto indice di rischio per la salute umana e l’ambiente. La sua struttura molecolare e la formula chimica sono simili a quelle di una delle sostanze più tossiche esistenti: la diossina. Il processo di fabbricazione del triclosan può produrre diossina, la quale ha un enorme grado di tossicità, parti per trilioni (mille miliardi): una goccia diluita in 300 piscine olimpioniche!! Il triclosan appartiene ad una classe di sostanze chimiche sospettate di provocare il cancro. Esternamente può provocare irritazioni alla pelle. Internamente, può portare a sudori freddi, collasso circolatorio, convulsioni, coma e morte. Se accumulato nei grassi corporei fino a livelli tossici, danneggia il fegato e i polmoni, può causare paralisi, sterilità, soppressione delle funzioni immunitarie, emorragie al cervello, diminuzione della fertilità e funzioni sessuali, problemi cardiaci e coma. Usare il triclosan giornalmente dai prodotti per la casa fino a saponette per bambini e dentifrici, può essere quanto meno imprudente.
Aluminium: c’è un significativo e provato orientamento nei riguardi dell’incidenza del morbo di Alzheimer fra gli utilizzatori (di lungo termine) di antitraspiranti a base di aluminium. Nonostante ciò anche le marche maggiori continuano ad usare aluminium come ingrediente principale.
IL VELENO SULLA PELLE – I PARABENI…
COSMETICI TOSSICI: PARABENI
I parabeni sono conservanti presenti nei cosmetici e nei prodotti per bambini.
Sarebbero circa 175 le diverse sostanze chimiche che ogni donna giornalmente si “spalma” sulla propria pelle, quando si fa bella. L’industria cosmetica, infatti, utilizza circa 13.000 sostanze di sintesi e di emisintesi nei propri prodottii. La cosa che molti non sanno è che la gran parte di queste non è stata sufficientemente studiate sotto il profilo della tossicità.
Il EWG (Environmental Working Group) americano ha calcolato che :- su 7500 prodotti commerciali solo 28 sono stati testati per la loro sicurezza,
– un prodotto ogni 120 contiene una sostanza cancerogena e
– che un terzo dei prodotti contiene almeno una sostanza classificata come potenzialmente cancerogena.
L’assorbimento del cocktail di cancerogeni, conservanti, mutageni, allergizzanti e metalli pesanti a livello cutaneo è ulteriormente facilitato dalla presenza nei cosmetici di fattori umettanti e idratanti (che però sono innocui).
Tra le sostanze potenzialmente pericolose, voglio citare i parabeni, utilizzati come conservanti.
I parabeni sono presenti sulle etichette come:
metyl-,
ethyl-,
butyl-,
propyl- paraben
Queste sostanze sono seriamente sospettate di essere cancerogeni.
Lo sarebbero soprattutto quando vengono applicati sulla pelle. L’assorbimento cutaneo, infatti, trasformerebbe queste molecole in una forma attiva cancerogena.
Nel 2004, l’oncologa Drssa Philipa Darbre, dell’Università di Reading (UK) ha trovato i parabeni in tutti i campioni di tessuto cancerogeno mammario da lei analizzati.
Le ridotte dimensioni dello studio (solo 20 campioni), dovute alla mancanza di fondi che la Drssa ha cercato inutilmente per anni, non dimostrano (almeno per ora !) che i parabeni sono la causa del tumore, ma dimostrano con certezza che queste sostanze tendono ad accumularsi nei tessuti.
I parabeni fanno parte di un vasto gruppo di sostanze chimiche denominate xenoestrogeni o “disruttori ormonali”, sostanze estranee all’organismo capaci di imitare gli estrogeni, che sono potenti stimolanti della crescita e della trasformazione maligna delle cellule mammarie.
Come altri xenoestrogeni, i parabeni una volta nei tessuti umani possono rimanervi per decenni, agire indisturbati e provocare malattie a distanza di 20-30 anni. Alcuni studiosi sono convinti che l’enorme presenza di xenoestrogeni nell’ambiente e nella catena alimentare sia una delle cause del tumore alla mammella (aumentato negli ultimi decenni), delle cisti ovariche, dell’endometriosi, dell’infertilità delle coppie (1 coppia su 5 ha problemi di fertilità e nel 50% dei casi l’origine è maschile) e del cancro ai testicoli (aumentato del 3% negli ultimi anni). I pesticidi presenti nell’alimentazione sono anch’essi dei “disruttori ormonali”.
Se andate in un supermercato, in profumeria, in farmacia o in erboristeria noterete che la maggior parte dei cosmetici e dei prodotti per l’igiene contengono parabeni. La cosa raccapricciante è che si trovano anche in molti prodotti cosiddetti “naturali” o spacciati per “ecologici”. I parabeni sono nelle creme per il viso, negli struccanti, nei detergenti intimi, nei deodoranti, nei dentifrici e negli shampoo. Molti prodotti per bambini li contengono. Sono anche nelle creme solari e nei doposole. Un recente studio giapponese ha dimostrato che con l’esposizione alla luce UV del sole, i parabeni accelerano l’invecchiamento della pelle.
E’ incredibile, ma l’industria del cosmetico finanzia la ricerca contro il cancro alla mammella e nello stesso tempo fa soldi vendendo prodotti che contengono sostanze che il cancro probabilmente lo provocano.
I parabeni sono legalmente autorizzati nell’Unione Europea e l’industria cosmetica giura sulla loro innocuità. Purtroppo, dagli allarmi dei ricercatori ai provvedimenti restrittivi spesso passano decenni. Gli interessi economici e politici sono sempre enormi. La storia recente è piena di sostanze chimiche (farmaci, pesticidi, insetticidi, additivi alimentari, ecc.) che sono state immesse sul mercato come innocue e poi dopo anni vietate perché risultate tossiche o cancerogene.
Tratto dal web
22.02.2013 Naturalia Milano Lucilla Sperati estrapolazione parziale e integrale vietata
Lucilla Sperati – ASSOCIAZIONE NATURALIA MILANO
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